Musa e Dea dell'underground italiano, ha sempre rifiutato la contrapposizione tra cinema d'arte e cinema popolare ed ha contribuito a creare quel nuovo gusto critico che ha rotto gli schemi e attraversato scuole, gusti e tendenze. Fondò nel 1967 con Americo Sbardella – che nel film ne traccia il ricordo e la memoria – il leggendario Filmstudio di Roma, tempio del cinema indipendente e sotterraneo di ieri e di oggi.